9 ottobre 2008

Belle notizie solari dall'America

di Pino Cabras

Arrivano belle notizie solari dall'America. Non scherzo.
Abbiamo il dovere di ricercare le buone notizie, anche nei tempi di una grave crisi sistemica, perfino in mezzo alle novità che si mostrano presaghe di minacce e di guerre. I germogli di speranza sfuggono facilmente, di fronte alle urgenze che ci parlano di collassi, impoverimento e incertezze. Dov'è il futuro del mondo? In queste fasi crollano punti fermi, fiducia, aspettative. La crisi finanziaria si combina per giunta con la crisi energetica e quella ambientale. Sappiamo che siamo legati alle tecnologie, così fragili e dipendenti dall'equilibrio di una società, e sappiamo anche che non possiamo riporre in esse una fiducia ingenua.
Eppure, eppure...
Eppure proprio in questi giorni arriva una straordinaria e bella notizia dagli USA, nazione indispensabile e dinamica, come sempre. Mentre si affaccia al baratro del suo declino, l'America ci spaventa perché quel baratro risucchierebbe inevitabilmente tutti. Ma è un paese che ha tante soluzioni per i guai che esso stesso ha provocato. E allora che succede? Succede che gli Stati Uniti sono quel paese in cui il cittadino medio ha bisogno di aver continuamente disponibili 12mila watt di potenza (in Europa 6mila, in Cina meno di 2mila, in Africa molto meno), con uno stile di vita energivoro e dissipatore che attenta al futuro di tutti e ci infligge il vicolo cieco delle fonti fossili. Ma succede anche che molta della migliore ricerca con soluzioni riproducibili su larga scala per le energie rinnovabili si trovi proprio negli Stati Uniti, come nel caso delle tecnologie solari. E si trova lì per i pregi di quel paese.
Ci vorrà del tempo, sperando che la nostra specie non varchi il crinale apocalittico, per una transizione che porti l'umanità a rispettare un nuovo imperativo categorico: «Agisci in modo che nella massima della tua azione il genere umano trovi le ragioni e le garanzie della propria sopravvivenza» (lo diceva Ernesto Balducci).
Scendere sotto i 2mila watt a persona sarebbe un bel risultato, e quei watt potrebbero essere via via prodotti riducendo la dipendenza dai combustibili fossili. L'austerità forzosa della crisi economica può anche andare in direzione di una sobrietà consapevole. Vedrete che molti ci penseranno e si batteranno per questo, spendendo ottimismo, anche se assediati dalle angosce di tutti, inevitabilmente. E ci saranno molti americani con buone risposte.

Così pesco questo articolo e ve lo ripropongo paro paro. L'originale è sul sito http://www.genitronsviluppo.com/. Il link all'articolo è QUI.

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Un balzo rivoluzionario potrebbe trasformare l'utilizzo ora solo marginale dell'energia solare in una delle principali fonti di energia rinnovabile e non. Così i ricercatori del MIT hanno superato un importante ostacolo nell'utilizzo dell'energia solare: l'immagazzinamento di energia durante l'uso anche quando non splende il sole. Daniel Nocera ci descriverà il rivoluzionario nuovo processo per immagazzinare l'energia solare.
Fino ad ora l'energia solare è stata un'ottima fonte energetica ma solo per i giorni di sole perché l'immagazzinamento di energia supplementare per un suo utilizzo successivo è stata eccessivamente onerosa e gravemente insufficiente. Con l'annuncio fatto ieri dal MIT si è riusciti ad ottenere una raccolta estremamente efficiente e a basso costo di energia solare. Così questa scoperta potrebbe sbloccare la più potente fonte di energia non tossica, abbondante, illimitata e senza emissioni di CO2: il sole.
"Questo è il Nirvana di ciò che abbiamo immaginato per anni" ha spiegato Daniel Nocera, professore, ricercatore del MIT e autore del documento che descrive l'esperimento e la ricerca compiuta. "L'utilizzo dell'energia solare è sempre stata limitato e lontano per poter essere una soluzione 'totale'.
Ora invece si può seriamente pensare a un utilizzo dell'energia solare illimitato."





Come si realizza il processo

Ispirato dal processo di fotosintesi delle piante, Daniel Nocera e Matthew Kanan (borsista postdottorato nel laboratorio di Nocera) hanno sviluppato un processo senza precedenti che permetterà all'energia solare di essere utilizzata per dividere l'acqua in idrogeno e ossigeno e ricombinarla all'interno di una cella a combustibile, producendo energia elettrica per casa o per auto senza creare emissioni di CO2, sia di giorno che di notte. La componente chiave del nuovo processo per Nocera e Kanan è un catalizzatore che produce ossigeno dall'acqua ed un altro prezioso catalizzatore che estrae idrogeno. Il nuovo catalizzatore consiste in metallo di cobalto, del fosfato ed un elettrodo posti in acqua.
Quando l'energia elettrica proviene da una cella fotovoltaica, da una turbina eolica o da qualsiasi altra fonte di energia, sull'elettrodo si forma un sottile film che fornisce ossigeno sotto forma di gas. Combinato poi con un altro catalizzatore, come per esempio il platino, in grado di produrre idrogeno dall'acqua, il sistema è in grado di duplicare la divisione degli atomi che compongono la molecola dell'acqua come si verifica durante il processo di fotosintesi.



Il nuovo catalizzatore funziona a temperatura ambiente e pH dell'acqua neutro; "è facile da controllare", spiega Nocera. "Per questo nel momento in cui si va ad applicare per far lavorare il processo, è così facile da attuare. E' un passo gigante per l'energia pulita, la luce del sole infatti è quella che offre il maggiore potenziale rispetto a qualsiasi altra fonte di energia per risolvere i problemi di fabbisogno energetico.
Un'ora di sole che colpisce l'intero globo offrirebbe abbastanza luce per ricoprire il fabbisogno di energia del pianeta per un anno.
James Barber, leader nello studio della fotosintesi che pure non è stato coinvolto nella ricerca ammette che "Si tratta di una grande scoperta con enormi implicazione per la futura prosperità di tutta l'umanità."
Ernst Chain, biochimico presso l'Imperial College di Londra: "L'importanza della loro scoperta non può essere sottovalutata, poiché apre la porta per lo sviluppo di nuove tecnologie per la produzione di energia, riducendo così la nostra dipendenza dai combustibili fossili e affrontando il problema globale del cambiamento climatico".

Questo è solo l'inizio

Ad oggi la tecnologia disponibile per dividere l'acqua e produrre energia elettrica è utilizzata solo a livello industriale ed è molto costosa, ma spiega Nocera che è molto fiducioso per lo sviluppo dell'integrazione di tali sistemi agli impianti fotovoltaici. "Questo è solo l'inizio" ha detto Nocera, auspicando che entro 10 anni gli edifici potranno accumulare sempre più energia dal sole e attraverso quella eccedente utilizzarla per produrre idrogeno e così dalle celle a combustibile produrre nuova energia elettrica anche quando il sole non c'è.
Il progetto è parte del MIT Energy Initiative, un programma destinato a contribuire alla trasformazione del sistema energetico globale e a soddisfare le esigenze del futuro e a contribuire alla realizzazione di un ponte fra gli odierni sistemi di fabbisogno energetico e quelli futuri. Così il successo di Nocera e del suo laboratorio mostra quanto sia importante lo studio e lo sviluppo delle diverse forme di approvvigionamento energetico quale quello solare e quello dell'idrogeno oltre ad un unione di diverse fonti di finanziamento da parte del governo, dalle associazioni e fondazioni filantropiche e dall'industria solare.

[Link utili e approfondimenti]
Physorg
MIT Massachusetts Institute of Technology
Oerlikon: Il Film Solare Sottile Razionalizzato. Gli investimenti da miliardi di dollari per l'esplosione di un mercato solare sempre più vicino e sempre più conveniente
Celle Solari 3D: 500 volte l’Efficienza delle tradizionali celle fotovoltaiche. Ecco William Yuan: Come inventare una rivoluzione di mercato a 12 anni. E il prossimo passo? Renderle commerciabili
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