I contorni dell’operazione di Recep Tayyip Erdoğan
stanno diventando più chiari di ora in ora.
Prima ha licenziato e arrestato migliaia di
soldati. Poi migliaia di magistrati. Poi la totalità dei presidi e rettori
dell’intero sistema educativo e accademico.
Sta cioè liquidando in pochi giorni
un’intera classe dirigente ancora organica al sistema di valori di quella
Turchia modellata quasi un secolo fa da Mustafa Kemal Atatürk. Non solo i
vertici, ma tutti i quadri direttivi.
Sta demolendo tutto il lascito della
Repubblica laica per sostituirlo con un nuovo tipo di forze armate, nuovi
codici civili e penali, nuovi valori fondanti dominati da un blocco islamista
cui si è appoggiato per vincere la prova del colpo di Stato.
Altro che contro-golpe. Siamo di fronte
all’Antiatatürk.
La società turca entra in una “terra
incognita”, e alle porte dell’Europa (e dell’Asia) assisteremo a tensioni nuove
e fortissime.
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