di Michela Murgia.
Ne ha scritto la stampa italiana, ne hanno scritto il Guardian e Le Monde, ma noi che continuiamo a leggere restiamo ancora senza parole: il sindaco di Elmas Valter Piscedda paga il viaggio di sola andata ai giovani disoccupati che se ne vogliono andare. Sembra una barzelletta, invece è la realtà della classe politica sarda nel 2014.
Eppure io me lo ricordo cosa scriveva Valter Piscedda, il sindaco di Elmas, nel suo sito istituzionale da candidato PD alle elezioni regionali:
"Il pensiero va anche ai più giovani: pensiamo a quei ragazzi che nonostante i loro studi non vedono prospettive. Questa situazione non è più sostenibile. Ecco perché ho deciso di candidarmi, è necessario invertire la rotta. Con Francesco Pigliaru presidente possiamo fare in modo che questa Sardegna riparta con rinnovata speranza."
Quell' “Invertire la rotta” suona oggi ironico, visto che la rotta suggerita da Valter Piscedda ai giovani di Elmas è quella che li porta fuori dalla Sardegna con un biglietto di sola andata e dita incrociate per un lieto futuro da emigrati. Chi ha votato Francesco Pigliaru presidente e Valter Piscedda come suo consigliere regionale forse non aveva capito che la Sardegna che aspettava di “ripartire con rinnovata speranza” lo avrebbe poi fatto con un bando che le regalava un viaggio di sola andata per emigrare.
Il gesto del sindaco di Elmas significa solo una cosa: “Andatevene: qui non c'è speranza, non solo perché non c'è lavoro, ma anche perché chi vi governa, cioè io nel paese e la mia maggioranza in regione, non ha la minima idea di come cambiare le vostre condizioni.”
Un atto di resa politica avvilente e offensivo che fa venire voglia di chiedere a Valter Piscedda e al Partito Democratico sardo: ma se non avevi idea di come provare a risolvere il problema della disoccupazione, perché diamine ti sei candidato sindaco? Se la tua giunta non ha alcuna risposta da dare ai giovani disoccupati, perché diamine vi siete fatti eleggere al governo della Sardegna? Se il tuo partito non sa come dare ai sardi risposte diverse da quelle dell'emigrazione, della militarizzazione e dei tagli ai finanziamenti per la ripresa, perché avete promesso alle persone che avreste risolto la situazione? Se queste sono le vostre risposte, dimettetevi. Non siete stati eletti per mandare via i sardi dall'isola mentre i militari e gli imprenditori dalla trivella facile si preparano a sbarcarci con la benedizione del decreto SbloccaItalia voluto dal vostro governo.
Queste le domande.
Per le risposte leggete cosa ha scritto Matteo Bellu Ticca sul sito di Sardegna Possibile. Sono troppe le cose che di questa giunta non tornano ed è tempo di cominciare a mostrare che qualcosa di diverso, a volerlo davvero, lo si sarebbe potuto fare.
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