9 ottobre 2010

Video dell'11/9: i pompieri rivelano enormi esplosioni prima dei crolli

di Paul Joseph Watson - PrisonPlanet.com.
Traduzione a cura di Cipriano Tulli per Megachip: QUI.


Esplosioni secondarie hanno causato l’implosione della lobby del World Trade Center.
Un video ottenuto di recente, divulgato a malincuore dal NIST dopo una causa legale da parte dell’International Center for 9/11 Studies, mostra due vigili del fuoco che l’11 Settembre conversano su come si siano verificate delle esplosioni secondarie immediatamente prima del crollo delle Torri Gemelle, fornendo nuove e grandiose prove del fatto che sono stati usati degli esplosivi per buttare giù gli edifici.




I debunker hanno ripetutamente dichiarato che la bassa temperatura del carburante che bruciava ha potuto indebolire le colonne portanti in acciaio abbastanza da causare il crollo “stile pancake” delle Torri Gemelle, ignorando la serie di testimonianze oculari su ordigni incendiari che hanno causato l’implosione della struttura del World Trade Center.
La nuova registrazione è di una chiarezza cristallina: i vigili del fuoco, che erano dentro la lobby di una delle torri, affermano inequivocabilmente che delle esplosioni secondarie, accadute dopo l’impatto degli aerei, erano la causa del crollo delle torri.
«C’è stata un’esplosione....la terza esplosione, l’intera lobby ci è crollata addosso», dichiara il vigile del fuoco. Alla domanda: «quella era un’esplosione secondaria?», risponde, «sì, lo era....indubbiamente un’esplosione secondaria».
Un altro vigile del fuoco poi conferma che c’erano state almeno tre esplosioni che hanno causato il crollo della lobby.
L’unico modo per spiegare quel che i vigili del fuoco hanno descritto come «acciaio fuso, come se si fosse in una fonderia, come lava» osservato di persona a seguito del crollo delle torri, è che siano stati usati dei potenti ordigni incendiari aggiuntivi per buttare giù gli edifici.


La testimonianza dei pompieri fa il paio con quella di William Rodriguez, testimone oculare di esplosioni al livello dei sotterranei, accadute prima dell’impatto del primo aereo nella torre nord nonché rappresentante di molte famiglie delle vittime dell’11/9.



La testimonianza di Rodriguez è confermata anche da Anthony Saltalamacchia, un supervisore che ha gestito oltre cento lavoratori alle Torri Gemelle. Saltalamacchia era nel sottopiano B1 della torre nord, approssimativamente 335 metri sotto il punto d’impatto dell’aeroplano fra il piano 93 e il 98.


«L’esplosione...inizialmente credevamo venisse dalla sala macchine e dopo sentimmo il rumore di una serie di altre esplosioni che venivano dai piani più alti dell’edificio,» ha affermato Saltalamacchia.
Saltalamacchia poi riferisce di come un uomo corse dentro l’ufficio con la pelle che gli penzolava giù.
William Rodriguez aveva precedentemente descritto la stesso scenario con esplosioni al livello interrato e ha anche ricevuto conferma da un altro testimone oculare, Kenneth Johannemann, un dipendente dei servizi di portineria ABM.



«Mentre stavamo lì, si stavano susseguendo più esplosioni», ha detto Saltalamacchia, prima che esortasse Rodriguez e gli altri lavoratori affinché lasciassero l’edificio. Il gruppo se ne andò e inizialmente si diresse verso la lobby prima di rendersi conto che anche quella era andata in parte distrutta, in conformità con quanto descritto dalle testimonianze oculari dei vigili del fuoco.
Nonostante l’esortazione di Saltalamacchia intesa a farlo stare lontano dal pericolo, Rodriguez tornò di corsa nell’edificio in fiamme in un tentativo di salvare i suoi colleghi.
«Il numero di esplosioni che ho sentito dalle 8:46 fino al momento in cui uscimmo erano molte - almeno dieci - erano proprio come delle esplosioni multiple che davano la sensazione che ci fossero diverse granate, ecco come suonava, come diverse granate fatte esplodere nell’edificio,» ha detto Saltalamacchia.
«Ci fu un prima grande esplosione e poi ci furono diverse esplosioni durante il periodo di tempo che impiegammo per uscire» ha aggiunto.
Numerosi altri lavoratori del sottopiano del WTC, tra cui Felipe David e Salvatore Giambanco, si sono espressi pubblicamente con testimonianze oculari riguardo le massicce esplosioni che si verificarono nel sottopiano prima che il volo 11 colpisse la torre nord.
Un operaio edile del WTC, Philip Morelli, era diretto al piano B-4 della Torre Uno (torre nord), quattro piani sottoterra, quando fu scaraventato a terra da una violenta esplosione che coincise con l’impatto dell’aereo 100 piani sopra.
Un’impiegata che lavorava da 15 anni al WTC, Marlene Cruz, tha raccontato a Peter Jennings in un’intervista alla ABC News che anche lei era stata scossa da un’esplosione al livello interrato della torre nord.



La Commissione sull’11 Settembre ha completamente ignorato le centinaia di sopravvissuti, professionisti, primi soccorritori, vigili del fuoco e poliziotti che hanno riferito di numerose esplosioni secondarie in tutti i piani delle torri gemelle.
A seguito della presentazione di una causa che ha costretto il NIST a rilasciare più di 3 terabyte di fotografie e video provenienti dalla sua inchiesta sui crolli delle torri gemelle e del WTC7 avvenuti l’11/9, l’International Center for 9/11 Studies ha ottenuto le prove, oltre ai nastri dei vigili del fuoco, che indicano che il NIST ha editato diversi video sul crollo dell’edificio 7 con l’intenzione di nascondere le prove di una implosione controllata. L’edificio 7 non è stato colpito da un aereo ma crollò tuttavia secondo uno schema da demolizione guidata nel tardo pomeriggio dell’11 Settembre.
Il Center ha presentato una richiesta di FOIA (Freedom Of Information Act - Atto per la libertà d’Informazione) al NIST il 26 Gennaio 2009, per ottenere la produzione di “tutte le fotografie e video raccolti, rivisti, citati o usati in qualsiasi altro modo dal NIST durante la sua inchiesta sui crolli degli edifici del World Trade Center. A seguito dei numerosi tentativi infruttuosi di sapere dal NIST almeno se avesse ricevuto la richiesta, il Center è stato costretto ad intentare una causa il 28 Maggio 2009. Appena dopo la registrazione della causa, alla richiesta è stato assegnato un numero di riferimento, e il NIST ha cominciato a rilasciare periodicamente dei blocchi di “materiali sensibili”.
Il Center ha ora iniziato a postare alcune di queste immagini e video online, la prima parte delle quali viene da un disco fisso esterno chiamato “NIST WTC Investigation Cumulus Video Clips”.
In una delle clip, il cui video è di pubblico dominio da anni, si può sentire un forte rumore di esplosione a bassa frequenza appena prima della caduta dell’attico est del WTC7. Una volta che le colonne portanti che supportavano l’attico sono tolte di mezzo, il resto dell’edificio cade quasi all’interno del proprio perimetro.





Comunque, nelle seguenti clip rilasciate dal NIST (National Institute of Standards and Technology), in cui la telecamera è situata più vicina all’edificio, il crollo dell’attico nel filmato è stato chiaramente tagliato fuori dalla sequenza.
«Numerose clip nell’archivio mostrano segni di editing. Nelle due clip qui sotto, il crollo dell’attico del World Trade Center 7 è stato tagliato via dal video. Questi video sono stati girati vicino al WTC7, e hanno un sonoro di alta qualità che avrebbe potuto intercettare i suoni di esplosioni provenienti dalle cariche che hanno reciso le colonne che sostenevano l’attico, specialmente l’esplosione che si sente nell’ultimo videoclip presentato», commenta l’International Center for 9/11 Studies.






In un’altra clip, l’intero crollo dell’edificio è stato tagliato, l’audio è stato rimosso è ripristinato solo dopo che l’edificio è crollato del tutto.




Il Center ha anche ottenuto dei video del crollo delle torri gemelle che sono chiaramente stati editati, con delle sezioni rimosse deliberatamente. «Ci sono molti videoclip nell’archivio che non mostrano l’inizio del crollo – il solo evento spiegato seppur ipoteticamente nel rapporto finale del NIST sulle torri gemelle», dichiara il Center.
Un altro nuovo video mostra Michael Hess che chiama disperatamente aiuto dalla finestra dell’ottavo piano del WTC7. La clip rafforza la versione che l’edificio non riportava alcun danno sostanziale prima il suo crollo a caduta libera in 7 secondi.


Come abbiamo documentato per molti anni, il crollo del WTC7 è la pistola fumante che conferma che la versione ufficiale sui fatti dell’11/9 è falsa.
Il crollo dell’Edificio 7 fu riferito prima che avvenisse da diversi canali di informazione, come BBC e CNN.

Le esplosioni nel WTC7 sono state anche riferite dai testimoni oculari all’interno dell’edificio, compreso Barry Jennings, che ha descritto una “grande esplosione” che lo ha scaraventato indietro all’ottavo piano.



Altri video mostrano i vigili del fuoco che dicono di come l’edificio sia “vicino ad esplodere”.


L’International Center for 9/11 Studies sta ancora revisionando più di 300 DVD, insieme a numerosi hard disk esterni che contengono tutta una serie di fotografie inedite e filmati di Ground Zero.
A giudicare dalla piccola quantità di filmati probanti rilasciati, è altamente probabile che questi dati provocheranno una miriade di nuove contraddizioni sia nella versione ufficiale dell’11 Settembre sia nella stessa inchiesta di competenza del NIST sul crollo dei tre edifici.


Fonte: www.prisonplanet.com.
Traduzione a cura di Cipriano Tulli per Megachip: QUI.

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