Noi [1], i sottoscritti membri della società civile in
Europa e nei BRICS (docenti universitari e ricercatori, responsabili di gruppi
di riflessione, giornalisti, rappresentanti delle imprese, rappresentanti della
società civile), dichiariamo la nostra comune preoccupazione rispetto alle
tendenze attualmente in atto risultanti dalla crisi in Ucraina. Queste tendenze
riguardano la comunità internazionale, minacciano la sovranità dell'Ucraina e l’indipendenza
dell'Europa, e stanno innescando un’insostenibile polarizzazione del sistema
internazionale e hanno un impatto ai danni di un sempre fragile equilibrio
geopolitico.
Vogliamo ricordare che è in corso una storica
transizione da un mondo unipolare in cui gli USA rivestono il ruolo di unica
superpotenza verso un mondo multipolare, sapendo che questo processo dovrebbe
essere accompagnato anziché frenato. Il mondo intero, compresa l'Europa e gli
Stati Uniti, avrà da guadagnare da una riorganizzazione indirizzata collegialmente
della governance globale che si fondi
sul multipolarismo.
Vogliamo riaffermare la nostra analisi [2] sul fatto che
l'Europa è in grado di contribuire positivamente all’emergere pacifico di un
mondo multipolare. Invero la crisi ucraina ha dimostrato che, mentre un'Europa
indipendente e aperta fornisce le basi per la nascita di un mondo multipolare,
un'Europa unilaterale crea le condizioni per un mondo polarizzato tra un blocco
occidentale e le nuove potenze mondiali.
Pertanto, ci opponiamo con forza all'interruzione
delle relazioni euro-russe e alle sue negative conseguenze su quelle relazioni Euro-BRICS
che recano in sé il futuro, siamo in disaccordo con il dispiegamento di truppe
su entrambi i lati del confine euro-russo e in particolare delle truppe
militari statunitensi sul territorio europeo, in combinazione con le crescenti
tensioni provocate dalle politiche di libero scambio non coordinate dell'Europa
e della Russia presso paesi di frontiera come l'Ucraina, la Georgia e la
Moldova.
Riteniamo che la crisi ucraina richieda l'istituzione
di un’arena diplomatica ove si discutano i diritti dell’Europa e della Russia a
organizzare i propri mercati comuni in un quadro di coesistenza pacifica.
Evidenziamo la situazione di emergenza umanitaria in
Ucraina nonché i crimini e abusi commessi contro le popolazioni civili durante
la crisi ucraina e chiediamo che questi siano tempestivamente affrontati e investigati.
Noi riteniamo che il quadro di cooperazione Euro-BRICS
sia in grado di fornire la mediazione adeguata occorrente a raggiungere un
risultato positivo.
La situazione richiede dei leader globali che abbiano
un alto senso di responsabilità storica e di interesse collettivo.
Questa dichiarazione fa richiamo a questo senso di
responsabilità storica e di interesse collettivo in questi termini:
-> RICONOSCERE
le responsabilità condivise come condizione preliminare - Abbiamo
concordato che le responsabilità per la crisi in Ucraina debbano essere
condivise tra Europa e Russia. Sulla base del riconoscimento delle
responsabilità di ogni protagonista in campo la pace può essere ricostruita in
Ucraina e le relazioni euro-russe possono essere rivitalizzate.
-> RIPRENDERE LE RELAZIONI EURO-RUSSE PER CREARE LE
CONDIZIONI PER UNA RISOLUZIONE CHE STIA IN CAPO ALL’UCRAINA- Spetta al popolo
ucraino organizzare e ricostruire la pace in Ucraina. Tuttavia non c’è modo in
cui le tensioni tra gli ucraini filo-russi e filo-europei possano attenuarsi, senza
che le tensioni tra la Russia e l'Europa non si attenuino ancor prima.
Pertanto, per il bene della pace in Ucraina, chiediamo con forza ai leader
europei e russi di riavviare un dialogo costruttivo. In particolare vogliamo incoraggiare i media a fornire maggiori
informazioni oggettive e a correggere qualsiasi disinformazione che possa
condurre a un futuro conflitto.
-> FARE UNO SFORZO CONGIUNTO EURO-BRICS VOLTO ALLA
RISOLUZIONE DELLA CRISI - Per contribuire a promuovere e mediare lo sforzo
euro-russo inteso a rilanciare un dialogo orientato alle soluzioni, chiediamo con forza ai leader Euro-BRICS
[3] che [4] convochino il primo "vertice Euro-BRICS per l'Ucraina",
nel tentativo di stabilire le cause, individuare le soluzioni e contribuire a
porre in essere le condizioni politiche e diplomatiche per la risoluzione
sovrana della crisi ucraina e la prevenzione di analoghe crisi in futuro presso
altri stati collocati lungo il confine euro- russo.
__________________________
I sottoscritti membri della società civile in Europa e paesi BRICS
(professori universitari e ricercatori, dirigenti di gruppi di riflessione,
giornalisti, rappresentanti delle imprese) in ordine alfabetico:
Adriana Abdenur - Professoressa, Istituto di Relazioni
Internazionali, PUC-Rio, Rio de Janeiro, Brasile.
Marie-Hélène Caillol - Presidente LEAP/E2020 (Laboratoire européen
d'Anticipation Politique), Parigi, Francia.
Jayanthi Chandrasekharan - Professore Assistente,
Dipartimento di francese, Loyola College, Chennai, India.
Jose-Maria Compagni-Morales - Presidente
FEFAP (Fundación para la Educación y Formación en Anticipación Política),
Professore Associato IE Business School, Siviglia, Spagna
Taco Dankers - imprenditore, ingegnere del software, Dankers &
Frank, Consulenza e Ingegneria del Software, Amsterdam, Paesi Bassi.
Baudouin De Sonis - direttore esecutivo, e-Forum & UE-Cina-Forum,
Bruxelles, Belgio
Anna Gots - Direttore Finanziario, Forum AEGEE-Europe / European
Students’ Forum, Belgio.
Harald Greib - Presidente IRPA (Internationaler Rat fur Politische
Antizipation), Amburgo, Germania.
Christel Hahn - Coordinatore Generale AAFB, Germania.
Michael Kahn - Professore straordinario, Stellenbosch University,
Sud Africa.
Caroline Lubbers - Responsabile del progetto Euro-BRICS, LEAP/E2020,
Amsterdam, Paesi Bassi.
Zhongqi Pan - Professore presso il Centro per gli studi BRICS, Fudan
University, Shanghai, Cina.
Sylvain Perifel - Coordinatore GEAB, LEAP/E2020, Parigi, Francia.
Marianne Ranke-Cormier - Presidente di Newropeans, Parigi,
Francia.
Yi Shen - Professore Associato presso il Centro per gli studi
BRICS, Fudan University, Shanghai, Cina.
Suyuan Sun – Ricercatore associato presso il Centro per gli
studi BRICS, Fudan University, Shanghai, Cina.
Veronique Swinkels - Direttore generale, BBK / Porta
Vriendschap Sterker, Amsterdam, Paesi Bassi.
Alexander Zhebit - Professore di Relazioni internazionali,
Universidade Federal do Rio de Janeiro, Brasile.
Jiejin Zhu - Professore Associato presso il Centro per gli studi
BRICS, Fudan University, Shanghai, Cina.
NOTE:
[1] Questa dichiarazione comune scaturisce da una storica
videoconferenza, organizzata il 27
maggio 2014 da LEAP in combinazione con FEFAP e in collaborazione con la Fudan University, Shanghai), che
ha riunito 28 rappresentanti di Brasile, Cina, Francia, Germania, India, Paesi
Bassi, Spagna, Russia e Ucraina, sul seguente tema: "L'impatto della crisi ucraina sulle relazioni Euro-BRICS, Euro-USA
e BRICS - Uno scambio di opinioni Euro-BRICS sulla crisi in Ucraina in vista di
possibili soluzioni". La convergenza di vedute è stata notevole e ha
portato il gruppo a redigere questa dichiarazione congiunta.
[2] LEAP e
MGIMO hanno avviato il processo Euro-BRICS nel 2009 sulla base di un’intuizione
qui esposta: Why Euro-BRICS?. O anche qui: Concept of the 4th seminar.
[3] Almeno François Hollande, Angela Merkel, Narendra Modi,
Vladimir Putin, Dilma Rousseff, Xi Jinping, Jacob Zuma.
[4] Idealmente, come evento collaterale del prossimo
vertice BRICS in Brasile a metà luglio; al più tardi, all'inizio del 2015.
Traduzione a cura di Pino Cabras.
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