21 luglio 2013

Una serie di telefilm aveva previsto 11 settembre e antrace


Era il 2001: la serie di telefilm “The Agency”, della CBS - con l'aiuto della CIA - aveva già scritto prima sia lo scenario dell’11/9 sia gli attacchi all'antrace

di Shoestring 9/11.
con nota di Pino Cabras in coda all'articolo.

The Agency, un’importante serie di telefilm della CBS sulla CIA che si iniziò a trasmettere alla fine di settembre del 2001, era caratterizzata da trame ricche di notevoli analogie con gli attentati dell'11/9 e con gli attacchi all’antrace che si sono verificati negli USA subito dopo. Uno dei produttori esecutivi della serie ha affermato che i paralleli erano così evidenti che «le persone mi chiedono: 'Stiamo mostrando i cattivi della nostra sceneggiatura?'», Perché «sembrano essere una sorta di seguito, in qualche maniera, delle cose che stiamo facendo.» [1]
Risulta significativo che queste storie siano state scritte prima dell'11 settembre, e che i telefilm furono realizzati godendo di una vasta assistenza da parte della CIA. Alcune delle trame della serie, tra cui quelle che assomigliavano all’11/9 e agli attacchi all'antrace, furono in effetti suggerite a uno degli sceneggiatori da parte della CIA. [2]
Gli articoli pubblicati intorno al periodo in cui The Agency andò in onda notarono la somiglianza tra le trame della serie e gli orribili eventi che avevano avuto luogo negli USA. Nessuno ha suggerito, tuttavia, che questa somiglianza possa essere stata un risultato determinato da persone che avevano una conoscenza anticipata degli attentati terroristici che colpirono l'America negli ultimi mesi del 2001. Ma sicuramente abbiamo bisogno di guardare più da vicino e considerare se per caso alcuni individui, forse dipendenti della CIA, abbiano effettivamente saputo di questi attacchi in anticipo e se -per ragioni ancora sconosciute – volessero che degli episodi di The Agency rappresentassero eventi simili a quello che stava per accadere .

La Serie è stata realizzata con una vasta ASSISTENZA della CIA
The Agency era una serie tv in prima serata che raccontava storie di vita all'interno della CIA e rappresentava degli agenti che affrontavano i problemi di sicurezza nazionale. [3]
Fra i cattivi cui gli agenti facevano fronte c’erano terroristi arabi, spacciatori colombiani, iracheni.
La serie era animata da attori famosi come Gil Bellows, Will Patton, Ronny Cox, e Gloria Reuben. [4]
Il suo principale produttore esecutivo era Wolfgang Petersen, che ha diretto film di grande successo commerciale tra cui Air Force One e Nel centro del mirino. [5]
La CIA fornì un notevole sostegno a The Agency. Esercitava un controllo preventivo sulle sceneggiature e consentiva ai propri dipendenti di essere usati come comparse. The Agency è stato anche il primo programma televisivo a cui è stato consentito di filmare dentro il quartier generale della CIA a Langley, in Virginia. [6]
Stava perfino per esserci una "grande première da red carpet" per il lancio dell'episodio pilota della serie presso il quartier generale della CIA la settimana prima che andasse in onda in TV, il 18 settembre, ma l'evento fu annullato perché la CIA era occupata a rispondere agli attacchi dell'11 settembre. [7]

SCENEGGIATURE INEDITE CONTEMPLAVANO DIROTTAMENTI AEREI
Tre sceneggiature scritte per The Agency risultano particolarmente degne di nota. Due di queste furono trasformate in episodi, ma una non fu mai utilizzata.
La trama che non venne usata era segnata da una sorprendente somiglianza con gli eventi dell'11 settembre, quando, secondo la versione ufficiale, Osama bin Laden dirottò quattro aerei statunitensi. Michael Frost Beckner, il creatore di The Agency, ha rivelato alla rivista Variety che, quattro mesi prima dell'11/9, scrisse un episodio «nel quale Bin Laden aveva dirottato tre aerei USA». La sceneggiatura, tuttavia, «non fu mai completata.» [8]
Un episodio di The Agency basato su questa trama sarebbe stato prodotto plausibilmente tra il maggio 2001, quando la sceneggiatura fu scritta, e l'11 settembre, quando sarebbe diventato inutilizzabile. Ma Beckner non ha detto perché un tale episodio non fu mai prodotto.
Beckner ha rivelato, tuttavia, che alcune sceneggiature per The Agency gli furono suggerite da Chase Brandon, l'ufficiale di collegamento della CIA per l'industria dell'intrattenimento (che guarda caso è un cugino dell'attore da premio Oscar Tommy Lee Jones). [9]
Ma Beckner non ha precisato se Brandon gli abbia suggerito la trama su Bin Laden che dirottava tre aerei americani.


L'EPISODIO PILOTA SCENEGGIAVA UN EVENTO ANALOGO ALL'11/9 IN INGHILTERRA
Anche l'episodio pilota di The Agency presentava delle similarità con quanto è successo l'11 settembre. David Clennon, una delle star della serie, ha commentato che l'episodio era "agghiacciante" per come prevedeva «un evento del tipo dell'11/9, solo che era ambientato a Londra.» [10]
La trama, secondo Beckner, che ha scritto l'episodio, «si basava sul presupposto che Bin Laden attaccasse l'Occidente e una guerra al terrorismo rinvigorisse la CIA.» [11]
Il nome di Osama bin Laden è citato due volte nella puntata. [12]
L’autrice Tricia Jenkins ha commentato che la tempistica dell’episodio pilota è stata anche «da brividi», poiché l'episodio era originariamente previsto in onda «appena due settimane dopo l’11/9,» il 27 settembre 2001. [13]
Nella puntata, viene rivelato che la CIA ha identificato al-Qa’ida come una minaccia, e ha scoperto che il gruppo terroristico ha in programma di realizzare un grandissimo attentato in Europa. Un agente della CIA che si è infiltrato nel gruppo riesce a fornire all'Agenzia la data per la quale è pianificato l’attentato, ma questo obiettivo è a soli tre giorni di distanza. Gli agenti poi apprendono che i terroristi che intendono colpire con bombe i grandi magazzini Harrods di Londra: un obiettivo che uno dei personaggi descrive come «un simbolo internazionale del consumismo». La CIA condivide le notizie apprese con ufficiali dei servizi segreti britannici e aiuta a prevenire l'attentato all'ultimo minuto. [14]
Nel notare «l’inquietante coincidenza di un attacco a un “simbolo del capitalismo”», Newsday ha sottolineato che l'episodio «ha inavvertitamente anticipato i dibattiti seguiti agli attentati [dell’11/9] su quanto debba essere dura e indiscriminata la nostra risposta ai terroristi, e su che cosa possano fare di più, se lo possono fare, i nostri operatori dell’intelligence in termini di autorizzazione ad agire per difesa preventiva. Il telefilm anticipava anche, almeno allusivamente, la risposta dei sostenitori della CIA… i quali hanno affermato che le nostre spie non sono riuscite a individuare gli attentati [dell’11/9] perché avevano le mani legate dai difensori dei diritti civili che si preoccupano più di essere 'bravi ragazzi' che di vincere.» [15]
La messa in onda della puntata pilota il 27 settembre fu annullata in reazione agli attentati dell'11/9, con un altro episodio di The Agency che la sostituiva.[16]
Gail Katz, uno dei produttori esecutivi della serie, commentava intorno a quel periodo: «La nostra serie sembra essere troppo vicina a quel che c’è in prima pagina. Troppo così vicina, infatti, da ... non essere adatta alla visione dei telespettatori» L'episodio pilota alla fine andò in onda il 1° novembre, con i riferimenti a Osama bin Laden tutti rimossi. [17]


LA TRAMA DELL’EPISODIO PILOTA PROVENIVA DALLA CIA.
In merito alle somiglianze tra le sceneggiature di The Agency e gli eventi del mondo reale, Bill Harlow, capo portavoce della CIA, ha sostenuto che non vi era implicata "nessuna magia" nell’apparente capacità del telefilm di «prevedere i titoli dei giornali.» Ha asserito che «The Agency semplicemente ha avuto la fortuna che i titoli dei giornali combaciassero così ordinatamente con le sue sceneggiature.» Tuttavia, Beckner ha rivelato che la trama dell'episodio pilota è stata una delle svariate storie suggeritegli da Chase Brandon, l’ufficiale di collegamento della CIA per le produzioni di intrattenimento. Quel che tutto ciò significa, ha sottolineato Tricia Jenkins, è che è stata «originata dalla CIA.»[18]
Beckner ha dichiarato di aver scritto l'episodio «oltre un anno prima dell’11/9», volendo dire presumibilmente intorno all’estate dell’anno 2000. [19]
Ha lavorato con Brandon per sviluppare la sceneggiatura, e ha inviato le prime bozze a Brandon. [20]
«Io ho fatto alcuni commenti e lui ha fatto alcune modifiche,» ha affermato Brandon. [21]
Beckner ha anche precisato che la somiglianza tra la trama dell'episodio pilota di The Agency e quel che è successo l'11 settembre si è avuta perché, durante la sua carriera di scrittore, aveva fatto «tutto un lungo va e vieni con la CIA», e, ha concluso , «la CIA avrebbe permesso a chiunque, compreso un piccolo scrittore come me, di sentire che al-Qa’ida e bin Laden erano in procinto di attaccarci.» [22]


LA ‘CBS’ NON AVEVA IDEA DI BIN LADEN PRIMA DELL’11/9
Quando prendiamo in considerazione le due sceneggiature per The Agency prima descritte quella dell’episodio pilota e la trama non utilizzata sui tre aerei americani che vengono dirottati - vale la pena notare che, prima dell'11 settembre, la scelta di Osama bin Laden e di Al Qa'ida per i ruoli dei cattivi era piuttosto inconsueta per un’importante serie televisiva, dal momento che sono diventati molto noti tra il pubblico soltanto dopo l’11/9.
Beckner ha infatti ricordato che quando presentò per la prima volta la sua sceneggiatura per l'episodio pilota alla CBS, l’emittente non aveva la minima idea di bin Laden né di Al Qa'idaIn un'altra occasione, prima dell'11 settembre, la CBS si rivolse così a Beckner: «Questa roba di al-Qa'ida, mi sa che la devi mollare. Nessuno è interessato. Fidati di noi...» [23]
Alla luce della generale mancanza di consapevolezza su al-Qa'ida che si riscontrava a quel tempo, pertanto, sarebbe sorprendente che si trattasse semplicemente di una coincidenza il fatto che, prima dell'11/9, Beckner stesse già scrivendo sceneggiature su attentati commessi da Bin Laden e dal suo gruppo terroristico.


UN EPISODIO MISE IN SCENA UN ATTACCO PIANIFICATO CON L'ANTRACE IN USA
Mentre due delle sceneggiature di The Agency avevano somiglianze con quel che è successo l'11 settembre, un'altra trama è degna di nota perché verteva su un attacco terroristico pianificato negli USA con l'uso di antrace, e perché, al momento in cui l'episodio con questa sceneggiatura stava per essere trasmesso, gli USA erano effettivamente al centro di una serie di attacchi all'antrace.
L'episodio, intitolato “A Slight Case of Anthrax”, (trad.: "Un lieve caso di Antrace"), si basava sulla storia di un terrorista tedesco che aveva ottenuto il tipo di antrace che gli Stati Uniti avevano sviluppato e venduto all'Iraq quando era un alleato.
Il terrorista ha già commesso un attentato in Belgio con l'antrace. La CIA scopre la sua identità e trova le prove sul fatto che intende realizzare il suo prossimo attentato a Washington, utilizzando un aeroplano - normalmente usato per l'irrorazione dei raccolti - per spruzzare la malattia mortale. Agenti della CIA poi si precipitano per fermare l'uomo prima che si muova. [24]
In origine, si stava per mettere al Qa'ida dietro gli attacchi all'antrace della finzione. Ma dopo le obiezioni della CBS, la trama fu modificata in modo da inserire «degli iracheni che facevano un attentato all'antrace per procura tramite terroristi tedeschi.» [25]
L'episodio, girato nel mese di agosto 2001, era programmato per andare in onda l'11 ottobre del 2001, ma dovette essere riprogrammato, perché il Presidente Bush aveva deciso di tenere una conferenza stampa proprio quella sera. Andò poi in onda il 18 ottobre, ma fu cancellato perché fu ritenuto sconveniente alla luce degli attacchi all'antrace del mondo reale che stavano avendo luogo proprio allora. A quel tempo, l'antrace era stato scoperto in tre stati e nel District of Columbia; almeno 13 persone avevano avuto la malattia o erano state esposte a sue spore, e una persona era morta. [26]
L'episodio andò finalmente in onda l'8 novembre. [27]
Significativamente, Michael Frost Beckner, che aveva scritto "A Slight Case of Anthrax", ha rivelato che la sceneggiatura dell'episodio fu un'altra delle trame suggeritegli da Chase Brandon. Questo significa che la sceneggiatura ebbe origine alla CIA. [28]
Considerando che le sceneggiature scritte per The Agency sembrano aver previsto gli attentati terroristici che hanno effettivamente avuto luogo negli USA, vale la pena notare che la cooperazione con la serie da parte della CIA implicava la revisione dei testi. La CIA quindi avrebbe presumibilmente visto i testi di "A Slight Case of Anthrax" e dell'episodio pilota prima che le puntate fossero filmate. Varrebbe certamente la pena scoprire in che modo l'agenzia avesse reagito a questi testi. Se la CIA abbia anche visto la sceneggiatura su Osama bin Laden che si curava del dirottamento di tre aerei americani, e se del caso come abbia reagito, è cosa ignota.

LA SERIE FU “PUNTUALE” PERCHÉ IL PUBBLICO AVEVA BISOGNO DI “UN SENSO DI RASSICURAZIONE”
Il fatto che un'importante serie TV con sceneggiature sui terroristi e sugli sforzi della CIA per combatterli fosse pronta ad andare in onda a poche settimane dsll'11/9, quando il terrorismo era diventato improvvisamente un'enorme motivo di allarme, sembra una strana coincidenza.
Quando ai rappresentanti della stampa fu mostrato l'episodio pilota di The Agency prima dell'11 settembre, la loro "grande domanda", secondo Michael Frost Beckner, fu: «Chi mai vorrebbe fare una serie televisiva sulla CIA?»[29]
A quel tempo, secondo Tricia Jenkins, «la CIA stava subendo un logoramento, soffriva gli attacchi del Congresso, nonché la mancanza di un forte sostegno pubblico.» Ma, come ha osservato Jenkins, The Agency successivamente si è rivelata particolarmente «tempestiva ... sia perché le trame della serie ricalcavano le aperture dei notiziari, sia perché rispondeva alla necessità della CIA di deviare le critiche taglienti rivolte all'organizzazione nel periodo immediatamente successivo all'11/9.» [30]
Poco dopo l'11 settembre, Chase Brandon ha similmente commentato che «una serie come The Agency non avrebbe potuto essere più tempestiva.» Questo, affermò, era perché, «proprio ora, il pubblico americano ha bisogno di un senso di rassicurazione». [31]
In effetti, la CBS trasmise dei messaggi promozionali per lanciare la serie, nei quali la voce fuori campo dichiarava: «Ora, più che mai, l'America ha bisogno degli oscuri eroi di The Agency.» [32]
Brandon ha aggiunto che, come cosenguenza degli attentati dell'11/9, «Tutta la nostra coscienza nazionale sta per cambiare, e credo che un film o un episodio TV sull'agenzia che siano responsabili , persino uno che intrecci elementi di terrorismo nella trama, possa mostrare la dimensione di ciò che è in gioco.» [33]
Una questione da considerare è se sia stata solo una coincidenza che The Agency fosse pronto per essere trasmesso appena dopo l'11 settembre, quando il pubblico americano aveva bisogno di imparare «la dimensione di ciò che è in gioco» e di avere «un senso di rassicurazione». O se la scansione temporale della serie possa essere capitata in quel modo perché alcune persone che si trovavano in posizioni che consentivano loro di influenzare quali programmi far produrre a una rete televisiva sapevano già dell'11/9 e della "guerra al terrore" che quell'evento avrebbe innescato? Essi pertanto volevano programmi già fatti che sarebbero stati immediatamente pronti per adattarsi alla nuova realtà che sarebbe emersa dopo l'11 settembre.

LE SCENEGGIATURE INDICAVANO UNA CONOSCENZA PRECEDENTE DEGLI ATTENTATI TERRORISTICI
Allo stesso modo, potrebbe darsi che la somiglianza di alcune delle trame di The Agency con l'11/9 e con gli attacchi all'antrace negli USA sia stata determinata da persone che sapevano già prima di questi eventi?
La CNN ha suggerito che la somiglianza era dovuta al fatto che produttori e sceneggiatori di The Agency «leggono i manuali dell'intelligence, estrapolano da casi reali della CIA, e conferiscono a lungo con il consulente della serie, l'agente operativo in pensione [della CIA] Bazzel Baz». [34]
Tuttavia, Michael Frost Beckner ha rivelato che queste sceneggiature gli sono state suggerite dalla CIA, attraverso il suo ufficiale di collegamento per l'industria dell'intrattenimento. Ciò indica sicuramente che alcune persone in seno alla CIA avevano una consoscenza anticipata dell'11/9 e degli attacchi all'antrace.
Questo problema dovrebbe chiaramente essere esaminato nell'ambito di una nuova inchiesta sull'11/9. Una tale indagine avrebbe bisogno di scoprire che cosa si sapesse già, e chi lo sapesse.


[2] Tricia Jenkins, The CIA in Hollywood: How the Agency Shapes Film and Television. Austin, TX: University of Texas Press, 2012, pp. 55, 65-66.
[3] Elaine Sciolino, "Cameras Are Being Turned on a Once-Shy Spy Agency."
New York Times, May 6, 2001; John Patterson, "The Caring, Sharing CIA." The Guardian, October 5, 2001.
[4] Duncan Campbell, "Hollywood Helps CIA Come in From the Cold." The Guardian, September 6, 2001; Julie Salamon, "Two New Spy Series at Unexpected Risk." New York Times, September 29, 2001.
[5] Ed Bark, "CBS' 'The Agency' Skips Terror-Themed Episode." Dallas Morning News, September 27, 2001.
[6] Philip Taubman, "Making Over the Central Intelligence Agency." New York Times, August 26, 2001; Tricia Jenkins, The CIA in Hollywood, p. 56.
[7] Brooks Boliek, "CIA Calls off 'Agency' Plan." Hollywood Reporter, September 17, 2001; Ed Rampell, "Hollywood's Year of Living Clandestinely." CounterPunch, May 2013.
[8] Army Archerd, "Art Imitates Life, Sort Of." Variety, November 20, 2001.
[9] Tricia Jenkins, The CIA in Hollywood, pp. 65-66.
[10] Ed Rampell, "Hollywood's Year of Living Clandestinely."
[11] Tricia Jenkins, The CIA in Hollywood, p. 66.
[12] Ed Bark, "CBS' 'The Agency' Skips Terror-Themed Episode."
[13] Tricia Jenkins, The CIA in Hollywood, p. 63.
[14] Julie Salamon, "Two New Spy Series at Unexpected Risk"; Tricia Jenkins, The CIA in Hollywood, pp. 62-63; Ed Rampell, "Hollywood's Year of Living Clandestinely."
[15] Noel Holston, "Three New Spy-Themed Series Also May End up Victims of the Terrorist Attacks on the World Trade Center and Pentagon." Newsday, September 22, 2001.
[16] Julie Salamon, "Two New Spy Series at Unexpected Risk."
[17] "Reworked Agency Pilot to Air Nov. 1 on CBS." South Florida Sun Sentinel, October 25, 2001; Lauren Hunter, "'The Agency' Finds Art a Little Too Close to Reality."
[18] Tricia Jenkins, The CIA in Hollywood, pp. 66-67.
[19] "Critical Issues in Writing About Bioterrorism." Hollywood, Health & Society, April 2, 2002.
[20] Tricia Jenkins, The CIA in Hollywood, p. 56.
[21] Duncan Campbell, "Hollywood Helps CIA Come in From the Cold."
[22] "Critical Issues in Writing About Bioterrorism."
[23] Ibid.
[24] Eric Deggans, "Leave Attacks' Aftermath to Real Life." St. Petersburg Times, October 29, 2001; Bridget Byrne, "'Anthrax' Shows up for Sweeps." E! Online, November 2, 2001; Stephen M. Silverman, "Fictional Anthrax Hits 'The Agency.'" People, November 6, 2001; Tricia Jenkins, The CIA in Hollywood, p. 68.
[25] "Critical Issues in Writing About Bioterrorism."
[26] "CBS Pulls Anthrax Episode of CIA Drama 'The Agency.'" Associated Press, October 17, 2001; Bridget Byrne, "'Anthrax' Shows up for Sweeps."
[27] Stephen M. Silverman, "Fictional Anthrax Hits 'The Agency.'"
[28] Tricia Jenkins, The CIA in Hollywood, p. 66.
[29] Bernard Weinraub, "The Moods They Are a'Changing in Films; Terrorism is Making Government Look Good." New York Times, October 10, 2001.
[30] Tricia Jenkins, The CIA in Hollywood, pp. 55, 61.
[31] Patrick Goldstein, "The CIA Spins Itself." Los Angeles Times, September 29, 2001.
[32] Brian Lowry, "TV Viewers Flock to What is Familiar." Los Angeles Times, October 2, 2001
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[33] Patrick Goldstein, "The CIA Spins Itself."
[34] Lauren Hunter, "'The Agency' Finds Art a Little Too Close to Reality."




NOTA DI PINO CABRAS

Le opere di fiction statunitense che hanno anticipato gli attentati dell'11 settembre e dintorni non si fermano in effetti a quelle citate in questo articolo. Di queste inquietanti "coincidenze" si era parlato già nel libro di Roberto Quaglia "Il mito dell'11 settembre" (Ponsinmor, 2007, www.mito11settembre.it) ove si leggeva di un altro episodio pilota, quello della serie The Lone Gunman (un telefilm spin-off di X-Files) - realizzato sempre nel fatidico 2001, a gennaio - nel quale alcuni alti papaveri del Pentagono complottavano di schiantare aerei civili contro le Torri Gemelle per ottenere un aumento di fondi.
Nel libro di Quaglia si riportava anche il caso del film "Anthrax" (www.imdb.com/title/tt0250214) realizzato subito prima dei notori attacchi all'antrace del 2001, che investigazioni successive hanno dimostrato essere stato interamente "made in USA" (ad opera dell'immancabile scienziato pazzo, provvidenzialmente suicidatosi al momento opportuno).
Usciva nelle sale nell'estate del 2001 anche il film Pearl Harbor, un kolossal da 135 milioni di dollari, per rinfrescare e ristrutturare su larga scala la memoria delle nuove generazioni rispetto al primo grande shock statunitense, quello del 1941, quando la nazione fu chiamata alla guerra contro un nemico che attaccava all'improvviso. Il film fu ampiamente sponsorizzato dal Pentagono, che offrì un enorme sostegno logistico.
Le rivelazioni dell'articolo qui riportato non fanno che rendere più surreale ancora il quadro che ci viene presentato. La straordinaria capacità di Hollywood di "predire" catastrofi ed attentati che di lì a poco si consumano proprio come narrato è davvero difficile da inquadrarsi in una logica di fortuite coincidenze.

Nel grande show che unisce informazione e intrattenimento c'è la sistematicità, la ripetitività. Ne parlo assieme a Giulietto Chiesa nel nostro BarackObush: «Senza queste non c'è la necessaria "sedimentazione" di pensieri e, soprattutto, di immagini. Una volta che si è riusciti a far "sedimentare" nelle menti la propria narrazione del mondo (di quel problema in particolare) risulta allora più facile risvegliarla. Allora essa riappare obbediente, sollecitata da associazioni mentali che sono state accuratamente predisposte in anticipo. Ben sopra gli opinion makers, ci sono i creatori degli “états d’esprit”, le mentalità generali».
Roberto Quaglia, nel suo libro sull'11/9 ricorda anche un altro elemento: «la fantascienza ci viene ancora una volta in aiuto, proponendoci un'interpretazione alternativa di un certo fascino e suggestione, ed è quella della Plausible Deniability (smentibilità plausibile): non so se avete presente la serie televisiva Stargate, quella dove c'è il "gate" che permette di viaggiare nella Galassia, ed è un progetto militare tenuto segretissimo. In un episodio accade che per una fuga di informazioni viene iniziata la produzione di un telefilm di fantascienza basato sul programma Stargate. Uno si aspetterebbe che i militari facessero in modo di boicottarlo e mettere tutto a tacere, invece lo lasciano stare, per il principio della Plausible Deniability: da quel momento in poi, qualunque fuga di notizie ci fosse stata dal progetto Stargate avrebbe potuto essere facilmente ridicolizzata affermando che era presa dal telefilm di fantascienza.»


Articolo pubblicato anche su Megachip: QUI.



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