di Giulietto Chiesa - da Megachip.
Lezioni non ne ha imparata nessuna. E se è apparso così tracotante e sicuro è perché si sente coperto dai poteri forti del mondo che hanno promosso la Guerra Finale (stavo per dire Infinita). Se Obama ha dato un'occhiata al Tony Blair sotto inchiesta a Londra, deve avere provato qualche brivido alla schiena.
A meno che anche lui sia parte integrante del gioco, il Blair che afferma con sicurezza che la guerra irachena fu giusta (nonostante tutti sappiano che fu inventata da Bush e da lui) deve avergli fatto sentire più forti gli spifferi che, dal Pentagono, arrivano fin sotto il suo letto.
“Apparizione di un fantasma”, ha scritto Simon Jenkins sul Guardian riferendosi a Blair. Ma fantasma minaccioso. Non perchè sia ancora potente: non lo è più, è finito. Ma perchè è il pupazzo di un ventriloquo che progetta altre imprese.
Tutte le cose dette dal Blair sono leggibili come anticipazioni e minacce. Non c'è nessuna verità da cercare: a loro non occorre nemmeno mentire. Affermano il falso irridendo a chi grida al falso.
Non ci fu errore, sghignazza il pupazzo, lo rifarei anche oggi. Lo rifaremo con l'Iran, tra poco. Lo rifaranno, infatti.
Il pupazzo può parlare così perchè ha di fronte inquirenti che guardano sopra le sue spalle e vedono il ventriloquo. Per questo lo temono; per questo non faranno troppe domande e lo lasceranno andare via con la camicia immacolata, senza un goccio di sudore.
E poi Sir John Chilcot ha forse inzuppato i suoi piedi nel sangue degli ospedali di Baghdad? E, come ha scritto Robert Fisk, sull'Independent, come avrebbero potuto starci, nella piccola sala del Queen Elizabeth II Conference Centre le 600 mila anime di iracheni uccisi, e quelle dei 200 soldati britannici morti nella guerra di Tony?
Chissà se l'inchiesta si spingerà fino alla morte di David Kelly, colui che rivelò per primo le bugie di Blair. Lord Hutton, l'inquirente fulmineamente nominato da Blair il bugiardo, ha secretato il tutto per 70 anni. Saremo morti tutti quando la verità riemergerà.
Ma Norman Baker, un giornalista del Guardian, ha fatto un'inchiesta parallela e ha scoperto che Kelly non poteva suicidarsi. Qualcuno l'ha ucciso. Almeno una domanda su questo gliela vogliamo fare a Tony the Liar?
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