12 febbraio 2009

Un incendio consuma un grattacielo grande come il WTC7, ma l’edificio non crolla

di Paul Joseph Watson - Prison Planet.com

Le gigantesche fiamme saturano ciascun piano di un edificio di 34 piani, ma questo resta in piedi, laddove degli incendi limitati su 8 piani del WTC7 hanno buttato giù il grattacielo in soli 7 secondi, in occasione dell’11/9. Come farà il «nuovo fenomeno» del NIST a spiegarsi questo caso?

Un violento incendio ha consumato oggi, a Pechino, tutti i 34 piani di un grattacielo, scagliando nell’aria fiamme da dieci metri, ma contrariamente al WTC7, di dimensioni paragonabili, e che subì piccoli incendi limitati ad appena otto piani, l’edificio cinese non è crollato.

«Il fuoco bruciava dal piano terra fino all’ultimo piano del grande palazzo, e le fiamme si riflettevano nei vetri della facciata della torre principale del canale CCTV, vicino all’hotel e al centro culturale,» riferisce il «New York Times».

«L’apertura del complesso da 241 stanze del Mandarin Hotel ricompreso nell’edificio era attesa per quest’anno. Le fiamme sono scoppiate intorno alle 7,45 del mattino ed entro 20 minuti il fuoco si era diffuso su tutto l’edificio, che domina quella parte della città.»

«Centinaia di mezzi dei vigili del fuoco e della polizia hanno bloccato tutti gli accessi all’edificio […] nel mentre che fiammate lunghe fino a 10 metri si proiettavano nell’aria,» aggiunge «The London Times».
Paragonate le immagini del WTC7 a quelle dell’incendio del grattacielo di Pechino. Osservate che il grattacielo di Pechino sembra inclinarsi, ma questo si deve all’ inconsueta forma dell’edificio, che non ha grattacielosopportato alcun tipo di collasso.

Quale di questi due edifici apparirebbe, a qualsiasi osservatore razionale, come quello con maggiore probabilità di crollare? Eppure è stato il WTC7 a crollare sulle proprie fondamenta, in 7 secondi, in occasione dell’11/9. Il grattacielo di Pechino, per quanto devastato dall’incendio, è rimasto in piedi. E questo, i debunker come lo spiegano? Com’è accaduto che l’"espansione termica", il "fenomeno" escogitato dal NIST, non si sia applicata al grattacielo di Pechino? Per caso gli incendi hanno proprietà diverse in Cina rispetto agli USA? Possono comportarsi in modi che dipendono a seconda della nazione nella quale si trovano?

Si ricordi che il WTC7 era stato strutturalmente rinforzato e aveva subito incendi limitati a soli otto piani.

Il nucleo della spiegazione del NIST - ossia che a un "evento straordinario" definito "espansione termica" fosse riconducibile l’improvviso crollo totale del WTC7, appare in tutta evidenza come un imbroglio quando si considera l’innumerevole quantità di edifici che hanno subito dei terrificanti incendi nella maggior parte dei loro piani eppure sono rimasti in piedi, mentre il WTC7 ha subito solo piccoli danni da incendi in una manciata di piani.

wtc7L’incendio del grattacielo di Pechino fornisce un’ulteriore prova confrontabile per palesare il monolitico inganno secondo cui il danno da incendi da solo possa determinare il crollo degli edifici come in un’implosione, e fornisce ancora più solidità alle argomentazioni in base a cui sia il WTC7 sia le Torri gemelle furono distrutte con esplosivi visti e sentiti da decine di testimoni presenti sul luogo del disastro.

Ma si prenda in considerazione un altro esempio, il palazzo Windsor di Madrid , un grattacielo di 32 piani diventato un inferno per non meno di 24 ore prima che le squadre antincendio riuscissero a spegnere le fiamme. Sebbene l’edificio fosse stato costruito con pilastri assai meno spessi di quelli usati nelle Torri gemelle, e nonostante mancasse del tutto di protezioni antincendio, solo la cima dell’edificio crollò in parte, mentre l’integrità della struttura nel suo complesso rimase decisamente intatta.

Si confrontino le immagini dell’incendio al palazzo Windsor con quelle del WTC7 e delle Torri gemelle.

L’incendio al grattacielo di Pechino offre un promemoria nudo e crudo sul fatto che se si sgombra il campo da quell’illusione deviata, predeterminata e incomprensibile del NIST, allora un solo fatto rimane sufficientemente chiaro: gli incendi negli uffici - anche quelli nella variante sputafiamme da "inferno di cristallo" - non fanno implodere su se stessi né crollare i moderni edifici. Un simile risultato può essere ottenuto solo con esplosivi piazzati allo scopo.

L’incendio al Windsor, l’incendio del grattacielo pechinese e molti altri a venire, sottolineano dolorosamente la terribile verità che l’unico modo col quale il WTC7 e le Torri gemelle potessero crollare nel modo in cui fecero era solo per mezzo di demolizioni controllate.

Fonte: PrisonPlanet ; 9 febbraio 2009.
Traduzione di Pino Cabras per Megachip [QUI].

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