INCONTRO INTERNAZIONALE
DEL COMITATO ITALIANO NO
GUERRA NO NATO
PER UN’ITALIA NEUTRALE
E PER UN’EUROPA INDIPENDENTE
26 OTTOBRE 2015
CENTRO CONGRESSI
CAVOUR - ROMA
Il rapporto
Si è svolto
nella sala del Centro Congressi Cavour di Roma l’affollatissimo e partecipato
convegno internazionale per l’uscita dell’Italia e dell’Europa dalla NATO, per
un’Italia e un’Europa neutrali ed indipendenti, e mirato a creare un coordinamento e un centro di
informazione unico tra le varie realtà che si oppongono alle politiche
aggressive della NATO, partendo dalla protesta contro la mostruosa
esercitazione della NATO Trident
Juncture. In coda
all'articolo potrete leggere il comunicato approvato al simposio.
Rimandiamo per i dettagli ai filmati che saranno pubblicati da Pandora TV con una visione integrale dei singoli
numerosi interventi, ma possiamo già richiamare molto sinteticamente alcuni
contenuti dei vari interventi e delle conclusioni.
Presentando le finalità del convegno, MANLIO DINUCCI, del Comitato No Guerra No Nato, ha sottolineato il
carattere sempre più offensivo ed invasivo della NATO che promuove in
continuazione nuove guerre, distruzione di stati sovrani, ed avanzata
dell’alleanza verso Est per circondare la Russia.
GIULIETTO CHIESA, sempre per il Comitato, ha
ricordato come sia necessario controbattere la narrazione che la NATO fa di sé
stessa come alleanza difensiva, addormentando le coscienze, aspetto altrettanto
importante che gli aspetti militari.
L’instancabile missionario ALEX ZANOTELLI, reduce dalla
manifestazione del 24 a Napoli, e che si prepara ad un nuovo evento il 4
novembre a Pisa insieme a Dinucci, ha ribadito il pericolo che la presenza
della NATO costituisce per la pace mondiale.
La senatrice dei Verdi PAOLA DE PIN, co-fondatrice del
Comitato e presentatrice di un progetto di legge per l’uscita dell’Italia dalla
NATO, ha ribadito l’esigenza di un dissolvimento dell'organizzazione militare.
L’europarlamentare della
Lettonia TATJANA ZDANOKA,
nell’affrontare gli stessi temi, ha sottolineato la pericolosa isteria
anti-russa che si è sviluppata nei paesi baltici ed in vari paesi dell’Est
Europa, ivi compresa l’Ucraina occidentale dopo il colpo di stato nazista di
Kiev, e di cui la NATO si fa interprete; ma ha concluso che la politica
mondiale non può attuarsi senza e contro la Russia.
FULVIO GRIMALDI;
anch’egli a nome del Comitato, ha illustrato le devastazioni sociali ed
ambientali provocate dalle varie basi e dalle esercitazioni USA e NATO diffuse
in Italia, specie in Sardegna e in Sicilia, dove, oltre alle manovre militari,
viene installato l’inquinante sistema di spionaggio MUOS. Ha sottolineato la
forte risposta e la protesta delle popolazioni locali.
DIMITROS KOSTANTAKOPOULOS, dell’associazione THE DELPHI INITIATIVE, che ha organizzato
vari incontri internazionali anti-NATO a Delfi, nonché ex membro del Comitato
Centrale del partito greco Syriza, ha illustrato la situazione del movimento
pacifista e anti-NATO in Grecia.
GEORGES LOUKAIDES,
parlamentare greco-cipriota in carica, del partito comunista AKEL che ha
governato per anni la parte greca di Cipro, ha illustrato la situazione a
Cipro, sottolineando la necessità di tenere Cipro e tutta l’Europa fuori dalla
NATO.
INGELA MARTENSSON, ex parlamentare svedese, ha parlato dei tentativi della NATO,
con l’appoggio di alcuni partiti svedesi, di trascinare nella NATO anche la
Svezia, paese rimasto neutrale e pacifico per 200 anni, nell’ambito di una
grande crociata anti-russa.
Il senatore BARTOLOMEO PEPE, co-presentatore della legge anti-NATO con la
senatrice De Pin, ha ricordato amaramente come queste fondamentali tematiche
internazionali riguardanti la NATO e la pace trovino scarsa eco nelle aule
parlamentari, impegnate spesso in diatribe di infimo livello.
Il senatore della Sardegna ROBERTO COTTI, del Movimento 5 Stelle e
membro della Commissione Difesa, pur favorevole all’uscita dell’Italia dalla
NATO, ha ricordato che la politica guerrafondaia del nostro paese è influenzata
anche dalla lobby nazionale delle armi, anche indipendentemente dalla NATO.
L’altra senatrice 5 Stelle, ENZA BLUNDO, della Commissione Cultura,
oltre a dichiararsi favorevole all’uscita dalla NATO, ha ricordato in un
appassionato intervento anche l’attacco alla democrazia, alla scuola, ed alla
cultura, che il governo Renzi sta portando con le sue cosiddette “riforme
costituzionali” e progetti di una presunta “buona scuola”.
Nel pomeriggio il tedesco REINER BRAUN, della rete internazionale
NO-TO-WAR / NO-TO-NATO, e co-presidente dell’associazione IPB, presente a Roma
insieme all’altra rappresentante della rete KRISTINE KARCH, ha illustrato le finalità della rete, analoghe a
quelle del Comitato No NATO in Italia; ha riferito sulla situazione del movimento
pacifista in Germania e auspicato la nascita di un coordinamento europeo.
La spagnola ANGELES MAESTROS, ha illustrato le attività del Tribunale dei
Popoli contro l’Imperialismo, la Guerra e la NATO, di cui è promotrice, e del
movimento pacifista spagnolo. Ha invitato il Comitato No Guerra No Nato
italiano a partecipare alla prossima sessione del Tribunale a Madrid del 6-7-8
novembre.
Il saggista statunitense WEBSTER TARPLEY, del partito “Tax Wall
Sreet” e autore di libri sull’11 settembre e la politica americana, ha
illustrato in dettaglio lo scontro in atto nella politica estera americana tra
il più possibilista (ma non pacifista) Obama ed i falchi dichiarati, a partire
dai generali Petraeus (ex comandante in Iraq e capo della CIA) ed Allen (entrambi
costretti a dimettersi). Tuttavia i nuovi candidati alla presidenza, a partire
da Hillary Clinton, dal suo (falso) oppositore Sanders, fino al repubblicano
fascistoide Trump, appartengono tutti alla fazione più oltranzista che ripercorre
il cammino dei Neocon.
Il presidente onorario della
Suprema Corte di Cassazione FERDINANDO
IMPOSIMATO ha ricordato, in un breve ma molto incisivo intervento, le
responsabilità dei servizi segreti USA e della NATO nella politica delle stragi
in Italia (a partire da Piazza Fontana) e nell’assassinio di Aldo Moro.
VINCENZO BRANDI, del
Comitato No Nato e della Rete No War Roma, ha ricordato i ritardi del pacifismo
italiano in occasione delle guerre scatenate dalla NATO in Libia ed
indirettamente in Siria con la complicità delle dittature confessionali arabe
del Golfo, come l’Arabia Saudita e il Qatar.
Il saggista PIERO PAGLIANI, anch’egli membro del Comitato, ha attribuito questi
ritardi alla propensione di certa vecchia ex-sinistra ed anche presunta nuova
sinistra ad abboccare alle tematiche “umanitarie” e “democraticiste” poste a
giustificazione delle aggressioni militari (come già avvenne per la Jugoslavia,
l’Iraq, ecc.).
PILAR QUARZELL, anch’ella del Comitato, ha
allargato il discorso pacifista ed anti-NATO a tematiche culturali e di costume
più vaste, proponendo, tra l’altro, un appello al mondo della cultura e
spettacolo contro la guerra,un appello contro i “war games” per i giovani, ed
un festival teatrale europeo anti-NATO.
Da parte sua, il condirettore di
Megachip.info, PINO CABRAS, ha di
nuovo sottolineato l’importanza della battaglia informativa.
Durante il convegno sono stati letti anche messaggi pervenuti dall’ex
ministro greco YANIS VAROUFAKIS, da RENATO SACCO di Pax Christi, dalla
spagnola JOSEFINA FRAILE MARTIN (Presidente
di TerraSOStenibile), da GIORGIO
CREMASCHI di Ross@; ed è stata ricevuta una telefonata dal Prof. MASSIMO ZUCCHETTI, degli Scienziati
contro la Guerra, impossibilitato a giungere a Roma, che ha ricordato come la
NATO, messa in difficoltà dall’intervento russo contro le sue creature in Siria
(ISIS e altri) intensificherà le sue aggressioni a tutto campo, dal Vicino
Oriente all’Ucraina e l’Est Europa.
In una sua breve replica finale GIULIETTO CHIESA ha sottolineato la
necessità di non chiudersi in percorsi autoreferenziali della “sinistra”, ma di
tener conto della volontà di indipendenza anche di altre forze europee e della
pluralità di voci che potrà esprimersi canali informativi disponibili, a
partire da Pandora TV.
MANLIO DINUCCI ha presentato
un COMUNICATO FINALE, approvato per acclamazione, che sottolinea la necessità
di creare una rete internazionale
contro la guerra e la NATO, che coinvolga tutte le forze ed organizzazioni già
presenti, e di creare un centro di coordinamento informativo per contrastare la
propaganda bellica. Il testo è disponibile qui di seguito.
COMUNICATO FINALE
I partecipanti
al ”Convegno internazionale contro la Guerra, per un’Italia neutrale, per
un’Europa indipendente” svoltosi a Roma il 26 ottobre 2015 per iniziativa del
Comitato No Guerra No Nato — provenienti da Italia, Spagna, Portogallo,
Germania, Grecia, Cipro, Svezia, Lettonia, oltre che dagli Usa — denunciano la
mega-esercitazione Nato Trident Juncture
attualmente in corso nel Mediterraneo in preparazione di nuove aggressioni
dell’Alleanza a guida Usa in Europa, Asia e Africa.
La Nato —
responsabile di guerre che hanno causato milioni di morti, milioni di profughi
e immani distruzioni — ci sta trascinando in una guerra senza fine i cui esiti,
proseguendo lungo questa via, saranno catastrofici per il mondo intero.
Per uscire
da questa spirale di guerra, i partecipanti al Convegno chiamano a un’alleanza
fra tutte le forze democratiche, di pace, per la sovranità dei popoli, contro
le guerre volute da un’infima minoranza di cinici profittatori.
Si impegnano
a tal fine a costituire un Coordinamento
europeo affinché i paesi attualmente appartenenti alla Nato riacquistino la
loro sovranità e indipendenza, requisito fondamentale
per creare una nuova Europa che contribuisca a relazioni internazionali
improntate alla pace, al rispetto reciproco, alla giustizia economica e
sociale.
Si impegnano
allo stesso tempo a collaborare con qualsiasi
movimento democratico nel mondo persegua scopi analoghi.
Come primo
passo operativo in questo arduo compito, si impegnano a dar vita a una rete internazionale di informazione,
fattore chiave per contrastare la disinformazione e mistificazione dei grandi
media, per approfondire la conoscenza reciproca, per coordinare le forze in
questa decisiva lotta.
Tutti i
partecipanti all’incontro di Roma riceveranno una sintesi di tutti i lavori e
il database dei loro indirizzi, in modo da istituire una forma preliminare di coordinamento e di reciproca informazione.
Muoviamo
verso un secondo incontro europeo.
Tutti i partecipanti odierni si impegnano a estendere la mappa delle organizzazioni, dei singoli, desiderosi di
partecipare a questo lavoro di costruzione.
Nessun commento:
Posta un commento