9 novembre 2010

Noam Chomsky: «Nessuna prova che al-Qa‛ida abbia eseguito gli attentati dell’11/9»

da Press TV & Washington's Blog.
Traduzione per Megachip a cura di Pino Cabras.


L’eminente intellettuale e attivista liberal Noam Chomsky, pur essendo da decenni un acuto demolitore delle classi dirigenti USA, ha contribuito sinora a sopire e troncare il dibattito sull’11/9.
Una sua recente dichiarazione all’emittente iraniana Press TV sembra invece far affacciare una svolta, con una sua posizione molto critica rispetto alla versione corrente del governo statunitense e dei grandi media.
La riproponiamo in video e con traduzione.


 

«Il movente esplicito e dichiarato della guerra [in Afghanistan], è stato quello di costringere i taliban a consegnare agli Stati Uniti le persone da questi accusate di essere implicate negli atti terroristici al World Trade Center e al Pentagono. ... I taliban hanno chiesto le prove ... e l'amministrazione Bush si è rifiutata di fornirne alcuna»: l’ottantunenne grande accademico ha fatto queste osservazioni al programma di Press TV “a Simple Question” (“una semplice domanda”, NdT).
«Abbiamo poi scoperto una delle ragioni per cui non hanno portato elementi di prova: non ne avevano nessuno».
L'analista politico ha inoltre detto che la non esistenza di tali prove è stata confermata dall’FBI otto mesi dopo.
«Il capo del FBI, dopo l'inchiesta internazionale più intensa della storia, ha informato la stampa che l'FBI riteneva che la trama potrebbe essere stata originata in Afghanistan, ma fu probabilmente attuata negli Emirati Arabi Uniti e in Germania».
Chomsky ha aggiunto che a tre settimane dall’inizio della guerra, «un ufficiale britannico annunciava che gli Stati Uniti e la Gran Bretagna avrebbero continuato i bombardamenti, fino a quando il popolo afghano non avesse rovesciato i taliban ... Questa è stata in seguito trasformata nella motivazione ufficiale per la guerra.»
«Tutto questo era totalmente illegale. Anzi, di più, criminale», ha dichiarato Chomsky.


Nessun commento: