11 settembre 2009

11/9: cinque minuti prima del Pentagono, si simulava l'impatto di un aereo su un edificio

di History Commons Groups - da Megachip

Cinque minuti prima dell'attentato al Pentagono dell'11 settembre 2001, un'agenzia di intelligence statunitense si era preparata per condurre un'esercitazione militare incentrata sull'impatto di un piccolo jet privato su un edificio ad una trentina di chilometri dal Pentagono. Non è chiaro se l'esercitazione si sia effettivamente svolta oppure sia stata annullata.

Un documento, ottenuto dalla commissione parlamentare d'inchiesta sull'11 settembre, rivela importanti dettagli di questa esercitazione, organizzata dal National Reconnaissance Office (NRO) nel suo quartier generale a Chantilly, in Virginia. Il testo, intitolato "Attività di volo nella prima mattina dell'11 settembre 2001", fa parte di una serie di documenti che la commissione sull'11 settembre ha trasferito all'Archivio Nazionale statunitense all'inizio di quest'anno. Lì è stato rinvenuto e pubblicato su internet da paxvector, un utente di History Commons.

Gli osservatori dell'esercitazione si incontrano alle 9:00

L'esercitazione della NRO, pianificata molti mesi addietro, avrebbe dovuto avere inizio alle nove del mattino dell'11 settembre. A quell'ora, i suoi osservatori si sarebbero incontrati per assistere ad un briefing. Dopo dieci o quindici minuti, gli osservatori e gli attori dell'esercitazione avrebbero dovuto raggiungere le loro posizioni. Nello scenario dell'esercitazione, un Learjet 35A con a bordo due piloti e quattro passeggeri sarebbe dovuto decollare alle 9:30 da Dulles, un'aeroporto internazionale di Washington. Questo aeroporto, che si trova a sei chilometri dal quartier generale della NRO, è lo stesso da cui, poche ore prima, è decollato l'aereo 77 della American Airlines (cioé quello che, secondo la ricostruzione ufficiale degli eventi, ha colpito il Pentagono).

Circa un minuto dopo il decollo del Learjet, si sarebbe dovuto udire il rombo di un'esplosione, ed il pilota avrebbe dovuto diramare un allarme in cui si notificava l'incendio ad uno dei motori e la perdita di quota del velivolo. Intorno alle 9:32, l'aereo avrebbe dovuto schiantarsi nella torre 4 del quartier generale della NRO. Dato che il Pentagono è stato attaccato alle 9:37, ciò significa che lo scenario era stato pianificato per far sì che l'attacco simulato avvenisse cinque minuti prima di quello reale, che è occorso a soli 38 chilometri di distanza.

Vittime e feriti durante l'esercitazione

La Associated Press ha rivelato che l'esercitazione non avrebbe dovuto impiegare veri aerei, e l'impatto sarebbe dovuto risultare da un guasto meccanico e non da un atto di terrorismo. Ma le conseguenze dell'impatto simulato avrebbero dovuto essere simili a quelle del vero attentato dell'11 settembre, sebbene in proporzioni minori. Il documento, recentemente reso pubblico, descrive la scena: "Da varie componenti dell'aeroplano, disseminate nello spazio antistante all'edificio, viene erogato carburante per jet. Le porzioni di coda del rottame sono sparse intorno all'ingresso delle torri 1 e 2. Il carburante scatena un incendio incontrollabile in prossimità delle aste per le bandiere. Un certo numero di impiegati della NRO rimane ferito oppure vittima dell'incidente". Si prevedeva che alcune scale ed uscite del quartier generale della NRO sarebbero dovute essere chiuse per simulare il danno dovuto all'impatto, costringendo gli impiegati a trovare vie alternative per evacuare l'edificio.

Gli "input" dell'esercitazione

Il documento rivela che l'esercitazione avrebbe dovuto includere numerosi "input": a quanto pare, con questo termine ci si riferisce a comunicazioni ed altre azioni volte a rendere più realistico l'incidente ai partecipanti dell'esercitazione.

Tra gli input in programma, era contemplato un generatore di fumo che sarebbe dovuto entrare in azione alle 9:30, per simulare l'incendio conseguente all'impatto. Alle 9:32, sarebbe dovuta cominciare una tempesta di telefonate da parte di persone in varie sezioni dell'edificio. Alle 9:34, dopo l'annuncio dell'impatto di un jet civile, al personale della NRO sarebbe stato ordinato di evacuare l'edificio.

Alle 9:37, era pianificato l'intervento dei vigili del fuoco di Fairfax County (non è chiaro se veri vigili del fuoco avessero dovuto partecipare all'esercitazione. Nel documento si spiega che "input da parte di agenti simulati della Fairfax" sarebbero stati impiegati "se Fairfax non vuole partecipare").

Alle 10:03, altri quattro mezzi dei pompieri ed ambulanze avrebbero dovuto raggiungere la zona dell'impatto. Entro le 10:30, tutti gli incendi simulati sarebbero stati estinti e sarebbe stato confermato che quattro impiegati dell'NRO erano morti nell'incidente. Si prevedeva che l'esercitazione si sarebbe conclusa intorno alle 11:45.

Cancellazione dell'esercitazione

Secondo alcune fonti, l'esercitazione è stata revocata non appena si è avuta notizia dei veri attacchi. In ogni caso, non è chiara l'ora precisa in cui l'annullamento ha avuto luogo. Il portavoce della NRO, Art Haubold, si è limitato a dichiarare che "quando sono incominciati gli attacchi reali, abbiamo cancellato l'esercitazione". Non si può quindi determinare se l'impatto simulato dell'aereo abbia avuto luogo oppure se sia stato revocato prima che potesse occorrere. In seguito all'annullamento dell'esercitazione, tutti gli impiegati della NRO, eccetto quelli più essenziali, sono stati mandati a casa.

La grande riservatezza del NRO

Il NRO è un'organizzazione altamente riservata. Il New York Times l'ha definita "probabilmente la più riservata tra le agenzie di intelligence". Fino al 1992, la sua esistenza non era di pubblico dominio. E' un'agenzia del Ministero della Difesa ed il suo scopo è assicurarsi che "gli Stati Uniti siano in possesso della tecnologia e delle risorse aerospaziali e aeree necessarie a svolgere le atti di spionaggio in tutto il mondo". Secondo il New York Times, l'NRO "progetta, costruisce e fa funzionare i satelliti spia che fotografano e ascoltano ciò che le altre nazioni architettano". Il suo personale conta circa 3000 persone, scelte tra il personale della CIA e dell'esercito.

Traduzione per Megachip a cura di Massimo Spiga.

Articolo originale su www.911blogger.

1 commento:

Giuditta ha detto...

Interessante!
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